Gothla.it, il festival di danza Gothic Fusion Bellydance più dark d'Italia
- Laura Shanti
- 2 apr 2017
- Tempo di lettura: 2 min
Si è da poco conclusa l'edizione 2017 di Gothla.it, il festival di danza dedicato alla Tribal Fusion Bellydance nella sua declinazione più scura. Il lato oscuro della Bellydance si fa largo ogni anno a Milano nel terzo weekend di marzo per portare in Italia celebri nomi internazionali della danza. Quest'anno il mix di insegnanti ha compreso l'eccezionale Morgana -ospite immancabile-, l'intensa Idhun, l'elegantissima Ariellah, la poliedrica Anasma (per me un riferimento importantissimo, con cui quest'anno ho studiato nella Master Class) ed infine Linda Faoro, che alla 35^ settimana di gravidanza danzava leggera come una fata dei boschi.
Partecipare ai workshop di insegnanti di Tribal Fusion internazionali, concentrati tutti in un weekend e per di più nella stessa città di Milano, è un'esperienza che quasi stordisce da quanti input fisici, emozionali e mentali vengono offerti continuamente.
Lo spettacolo del venerdì sera al teatro Silvestrianum di Milano ha avuto come tema i sette peccati capitali e ha visto la partecipazione di artiste senza eguali come Giorgia DC e Francesca Pedretti e ovviamente le sopra citate ospiti internazionali.
Il sabato sera è una celebrazione di tutti i partecipanti, da chi organizza a chi insegna a chi impara ed è, grazie all'Open Stage, un'occasione per tutti di potersi esibire di fronte a un pubblico fatto di grandi artisti e di appassionati della danza - e di ignari avventori, che con piacevole sorpresa si trovano il locale invaso da ballerine che interpretano mostri, vampiri, streghe, sciamani e spiriti.
Il pezzo che ho portato quest'anno all'Open Stage di Gothla.it è un'antica leggenda norrena musicata dai Faun. Egil Saga, la saga di Egil, è un poema epico che narra la vita e le gesta del suo protagonista Egil, il quale nella canzone che ho danzato libera una fanciulla colpita da una maledizione grazie al potere delle Rune.

Lo scatto qui sopra è dell'inimitabile fotografo Tommaso Canciani, il costume l'ho realizzato a mano e il trucco è ispirato ai disegni che gli sciamani delle tribù nordiche si disegnavano sul viso per viaggiare nel mondo degli spiriti e compiere le loro magie. Sulla mano ho tracciato Algiz, runa di protezione dalle energie negative. La posizione assunta (un occhio coperto e una gamba sollevata) è una posizione di potere degli antichi sciamani europei, che la utilizzavano al culmine del rito magico.
Ed ecco il video dell'esibizione, con la presentazione di una delle organizzatrici di Gothla.it, la splendida Gioia Layali:
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