I 3 miti da sfatare sulla Bellydance
- Laura Shanti
- 11 ott 2016
- Tempo di lettura: 2 min
Il mondo della bellydance (o danza del ventre) è estremamente variegato: esistono tanti stili, tante derivazioni, tante interpretazioni e reinvenzioni. Nata in Medio Oriente, perfezionata in Egitto, arrivata in Occidente e fusa con tanti elementi per creare le diverse correnti moderne (tra cui ad esempio la Tribal Fusion Bellydance, l'ATS, la Danza del Ventre Fusion, l'American Cabaret), la danza del ventre è un'arte ancora di nicchia e chi la conosce poco potrebbe dar retta ai "falsi miti". Partiamo dal primo ...
1) E' una danza per sole donne.
Per quanto attualmente il numero di ballerine donne sia superiore a quello dei ballerini uomini sia nella danza orientale tradizionale sia in tutte le derivazioni moderne, la bellydance non è assolutamente riservata a solo una metà del cielo. Esistono molti ballerini che con la danza esprimono tutta la loro mascolinità, la forza e la potenza del maschile unite all'eleganza e alla grazia dei tanti stili della bellydance. L'universo tribal fusion in particolare (ma non solo) è terreno fertile per interpretazioni maschili. Guardare per credere!
2) Serve un po' di pancetta
Questo mito va a braccetto con il suo opposto "bisogna essere magri" e sono entrambi falsi. La Bellydance è una danza che si adatta molto bene a qualunque tipo di fisico, da quello più sottile a quello più pieno. Ogni corporeità ha la sua bellezza e la danza non fa altro che esaltare la naturale eleganza di ogni forma e misura. Nessuno è escluso da un corso di danza tribal fusion o di qualunque altro stile che rientri sotto il grande ombrello della bellydance, sia che abbia forme abbondanti o esili.
3) E' una danza di seduzione
Questo pregiudizio è dovuto a una confusione sorta tra Settecento e Ottocento, quando in Europa era in voga la pittura orientalista. Questa corrente pittorica tendeva ad attribuire al mondo medio orientale elementi che all'epoca non si potevano associare alla "benpensante" società europea: ritrarre un europeo in contesti di sensualità, corpi nudi, ballerini e ballerine spesso non era pensabile, per cui gli artisti iniziarono a dipingere queste scene utilizzando come protagonisti i personaggi esotici di terre lontane che essendo ancora relativamente sconosciuti esercitavano un grosso fascino sul collettivo. Da qui viene l'immaginario di odalische seminude che ballano per sedurre sultani, di ballerine che con la loro bellezza e armonia incantano intere corti, ma questo è un mondo inventato da artisti che il più delle volte in queste corti non c'erano nemmeno mai stati.

La verità storica (per quanto le origini della danza del ventre non siano totalmente chiare e univoche) è che la danza medio orientale da cui poi è derivata la bellydance era una danza di intrattenimento, di svago popolare oppure legata a cerimonie sacre. Non è mai stata una danza nata per sedurre.
Alcune danze sono sensuali? Certo. Perché la sensualità è una possibilità di espressione al pari di tante altre. Alcune coreografie sono sensuali, altre allegre, altre melanconiche, altre ironiche, altre arrabbiate ... altre ancora alternano queste e altre possibilità espressive dell'essere umano. L'obiettivo della bellydance oggi è intrattenere, divertirsi, creare qualcosa di bello e artistico da donare a sé e agli altri.
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